Ci sono metastasi a distanza operabili

Contrariamente a quanto detto nelle sezioni precedenti, in alcuni casi speciali ad andamento particolarmente benigno, l’asportazione delle metastasi può condurre alla guarigione o ad ottimi risultati a lunghissimo termine. Questi sono i casi in cui:

  1. i tempi di comparsa delle metastasi sono molto lunghi rispetto all’intervento chirurgico iniziale; questo significa che il tumore di origine non era molto aggressivo.
  2. Le metastasi sono singole, due o tre; comunque “poche”.
  3. Sono in organi operabili come fegato e polmoni; non in sedi difficili come il peritoneo, la pleura od i linfonodi profondi addominali.
  4. Provengono da tumori che sono a più lenta crescita di altri e rilasciano un numero più limitato di metastasi. (vedi colon e sarcomi rispetto a pancreas, stomaco polmone e mammella)
Fig 14. Nelle ricadute, le metastasi possono presentarsi in tempi diversi e crescere a velocità diverse A volte la ricaduta avviene dopo pochi mesi dall’intervento, altre volte la ricaduta avviene anche dopo molti anni. Questo è dovuto alla diversa velocità di crescita delle metastasi, ma non si sa perché in un caso questa è rapida e nell’altro è lenta.

Il caso più classico di ottime probabilità di guarigione riguarda le metastasi singole al fegato che si manifestano 2-3-5 anni dopo l’asportazione di un tumore primitivo dell’intestino. In questo caso l’asportazione di una singola metastasi può risultare in guarigione anche nel 50% dei casi (sic!). Anche metastasi singole al cervello possono essere rimosse chirurgicamente con successo, nei casi adeguati. Nei sarcomi, che preferenzialmente metastatizzano ai polmoni, ottimi risultati si ottengono con l’asportazione chirurgica di metastasi multiple, anche se in numero maggiore di 10.

In alcuni casi l’intervento locale (chirurgia o radioterapia) si fa senza terapia medica precedente (chemio, ormono, immunoterapie). Tuttavia molto spesso la resezione delle metastasi si fa precedere da cure mediche che, riducendo le dimensioni del tumore, possono rendere l’intervento più agevole.

Dopo la resezione delle metastasi, in genere non si fa terapia adiuvante quando questa era già stata fatta in passato, perché le cure adiuvanti hanno poca efficacia nel prevenire le ulteriori ricadute. Infatti le metastasi si sviluppano da quelle cellule che erano sopravvissute alla terapia preventiva fatta dopo l’intervento sul tumore primitivo: le metastasi derivano quindi da cellule resistenti alle terapie FIGURA 14.

Invece, nei casi in cui in passato non era stata fatta alcuna terapia preventiva è pratica comune dopo l’eliminazione delle metastasi prescrivere la terapia adiuvante.

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