Detto nello scorso video che la società europea di oncologia medica raccomanda che i pazienti con tumore siano la terza categoria di cittadini ad essere vaccinati, dopo il personale sanitario e la popolazione anziana, è importante descriverne gli effetti collaterali, perché se ne parla poco e un po’ genericamente.
In generale, viene detto che il vaccino è ben tollerato e che ci può essere un po’ di febbre, mal di testa, qualche dolore muscolare e articolare. Questo è assolutamente vero. Però aiuta di più, secondo me, sapere in che percentuale attendersi questi problemi. Tanto più che i dati ci sono, per lo meno per i due vaccini attualmente in forze in Italia. Come sempre mi rifaccio ai dati scientifici, cioè alla recentissima pubblicazione su 44000 pazienti. Ecco i dati semplificati: 7-8 pazienti su 10 non se ne accorgono neanche. Dei pazienti che lamentano disturbi, quindi il 20-30% dei casi, questi sono costituiti da:
- dolori muscolari ed articolari, 20-30%;
- febbre e brividi, 15-25%;
- mal di testa e stanchezza, 25-30%;
- reazioni locali alla puntura, 10%.
Tre ulteriori fattori di correzione a questi dati:
- primo, questi dati si riferiscono alla prima dose. Le percentuali raddoppiano alla seconda dose. Quindi diventano percentuali alte (1 paziente su 2), tanto che se un paziente ha avuto reazioni alla prima dose può prendere 1 compressa di ibuprofene preventivamente alla seconda. L’ibuprofene, come il paracetamolo, è un antifebbre antidolorifico.
- Secondo, queste percentuali sono una media tra la frequenza nella popolazione anziana ed in quella giovane: i numeri sono inferiori di circa un terzo negli anziani.
- Terzo, c’è da attendersi che nei pazienti con tumore, queste percentuali siano molto più basse.
In conclusione, a fronte di un’ottima efficacia dimostrata dai vaccini, c’è un elevata frequenza di effetti collaterali che però, per fortuna, sono effettivamente modesti, molto transitori ed è difficile che durino più di alcune ore o 1 giorno.