Nel caso della paura motivata, alla base del timore di avere o sviluppare un cancro c’è una delle tre seguenti condizioni:
- un sintomo preoccupante,
- un esame alterato o
- semplicemente il fatto di avere una storia di cancro tra i familiari.
Non c’è una gerarchia di importanza fra le tre condizioni. Tutte e tre possono essere fonte giustificata di apprensione con relativa necessità di agire. Ma possono anche essere solo male interpretate ed ingigantite dall’interessato, quando in realtà non c’è il minimo pericolo e c’è solo bisogno di rassicurazione.
Quindi, che cosa fa la differenza tra le due condizioni? Cosa induce il medico ad agire od a rassicurare? Quando è giustificato preoccuparsi?
La risposta a queste domande sta nella qualità e l’entità del “segnale di pericolo” in questione. Ciascun problema infatti (sintomi, esami, familiarità) può avere un certo “rumore di fondo”, cioè piccole variazioni rispetto allo stato di normalità che non significano nulla di rilevante o pericoloso. È solo quando una di queste condizioni produce un segnale ben preciso, decisamente staccato dal “rumore di fondo” che ci si deve preoccupare (FIGURA 1).
Cogliere questa differenza tra rumore di fondo e segnale netto è compito del medico, ma se i pazienti hanno un’infarinatura di questi concetti-base di medicina, facilitano il lavoro di chi si prende cura di loro.